Il BB Ottavia House si trova in a pochi minuti da San Pietro, a due passi da Castel Sant’Angelo.
Indirizzo: Via Casal del Marmo, 37a Roma Tel. 339 6062246 – 0630815162
Castel Sant’Angelo è collocato sulla sponda destra del fiume Tevere, a poca distanza dal Vaticano e dalla Santa Sede, nel rione di Borgo Pio, ove è possibile visitare la Basilica di San Pietro.
Deve il suo nome dalla visione dell’Arcangelo Gabriele che Papa Gregorio I ebbe durante la processione penitenziaria, indetta per scongiurare la fine della grave pestilenza di cui, nel 590, Roma era afflitta.
La costruzione del Mausoleo fu iniziata dall’imperatore Adriano e terminata da Antonio Pio nel 139. Il colossale monumento, ispirato a quello di Augusto, era costituito da un tamburo cilindrico alto 21 metri e con un diametro di 64 in opera cementizia, rivestito di tufo, peperino e travertino.
La copertura esterna, in marmo, era forse scandita da lesene sormontate da statue.
All’interno, sopra la camera sepolcrale, si elevava un torrione quadrato a più piani, culminante in un tempio cilindrico sul quale si ergeva una quadriga bronzea.
Nel 271 il mausoleo fu inglobato da Aureliano nelle difese di Roma.
Alla fine del XIV secolo, ulteriormente fortificato, divenne roccaforte del potere temporale e, poi residenza dei pontefici che fecero costruire il cosiddetto “passetto”: piccolo passaggio che collegava il castello con la chiesa di San Pietro, ancora oggi visibile ed attraversabile durante periodi stabiliti.
Dopo la metà del XV secolo furono aggiunti i massicci torrioni angolari, rialzati nel secolo successivo, quando il castello fu circondato dal poderso bastione pentagonale.
Dal 1925 è sede del Museo Nazionale, nel cui percorso si visitano la rampa elicoidale e la camera funeraria di ètà adrianea, la loggia di Giulio II e quella di Paolo III, le prigioni, i magazzini con le spettacolari “oliare” di Alessandro VI, la Sala Paolina e la Camera del Perseo, con affreschi manieristi realizzati sotto la direzione di Perin del Vaga.
Il ponte Sant’Angelo, costruito da Adriano, fu arricchito nel 1668 dalle sculture progettate dal Bernini, che ne fanno uno dei più celebri monumenti del barocco romano.
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